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Politica

PORTICO di CASERTA, Oliviero, Pallisco e le loro contraddizioni

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PORTICO di CASERTA – Grazie all’interrogazione presentata dal gruppo “Prima Portico” sul territorio portichese, da diversi giorni tiene banco la questione Pallisco. Infatti né l’opposizione e né la cittadinanza riescono a spiegarsi a che titolo questa figura si aggiri tra gli uffici comunali, usando i mezzi pubblici (scrivanie e computer) per espletare le mansioni di un apparente staffista e impartendo ordini ai dipendenti comunali. A questi dubbi ha tentato di fare chiarezza il primo cittadino che attraverso un organo di stampa molto vicino all’amministrazione portichese dichiara: “Il suddetto è a tutti gli effetti un nostro consulente, fa parte del ‘controllo di gestione’, prende 420 al mese, comprese spese di viaggi, molto meno rispetto ai precedenti incarichi attribuiti da altri amministratori”.

E’ vero che Oliviero è un sindaco alla sua prima esperienza ma certamente non può pensare di rilasciare dichiarazioni e pretendere che nessuno si prenda la briga di verificare che quanto detto da lui corrisponda al vero. Partiamo dall’inizio, da quando dice “Il suddetto è a tutti gli effetti un nostro consulente” questo lo dice il giorno 1 Agosto 2017, in risposta all’interrogazione presentata da Gerardo Massaro il 31 Luglio 2017, già è grave il fatto che un sindaco risponde ad un’interrogazione consiliare a mezzo stampa e non in Assise pubblica ma è ancor più grave rispondere con una bugia, visto che il Sig. Pallisco è stato nominato “Consulente Gestionale” con tanto di decreto sindacale il 2 Agosto 2017 come si può notare dall’immagine allegata. Ed è smentito anche il costo della spesa per dotarsi di tale professionalità poiché da come si legge dal decreto al Sig. Pallisco spetterebbero 500€ mensili e non 420 come dichiarato da Oliviero.

Decreto del sindaco Oliviero

Decreto del sindaco Oliviero

La verità che emerge da quanto descritto è che il Sig. Pallisco prima di ieri (2 Agosto ndr) ha effettuato servizio di controllo di gestione a nessun titolo e quindi è legittima l’interrogazione fatta da “Prima Portico” come è legittimo che la popolazione possa avere il dubbio che forse al Sig. Pallisco lo si poteva intrattenere benissimo a nessun titolo se il capogruppo Massaro non avesse sollevato tale problema. Tanto è vero che la manifestazione di interesse, datata 23 Giugno 2017 è introvabile sul sito del Comune e non ci meraviglia il fatto che a tale manifestazione abbiano partecipato solo tre persone, vorremmo poi tanto sapere le altre due, oltre Pallisco, come sono venuti a conoscenza di quest’opportunità visto che la documentazione è irreperibile online.

Sequenza dei documenti all'interno dell'albo pretorio

Sequenza dei documenti all’interno dell’albo pretorio

E’ legittimo inoltre pensare che il Pallisco sia persona molto vicina alla famiglia Oliviero visto che il collega Vincenzo Mario in un articolo a sua firma, definisce Remo Pallisco uomo di fiducia del consigliere regionale Gennaro Oliviero, fratello del sindaco portichese. Allora qui non si tratta di nepotismo ma tranquillamente si può definire un incarico dato all’amico del fratello. Allora a questo punto a cosa è servita la manifestazione d’interesse, visto che l’art.110 può essere anche nominato in maniera diretta? Si è solo voluto prendere in giro la cittadinanza?

Il dato politico che si registra invece è che ancora una volta emerge tutta la sprovvedutezza di un amministrazione inesperta che da un lato dichiara predissesto per debiti che potevano essere tranquillamente accantonati e dall’altro lato non disdegna di versare nelle tasche dell’uomo di fiducia del fratello del sindaco una cifra pari a € 29.500, praticamente due volte tanto il debito accumulato dalla Farmacia Comunale. In poche parole con i soldi che Oliviero dà a Pallisco si sarebbe pianato oltre il debito della farmacia anche qualche debito di qualche sentenza passata in giudicata.

La cosa, invece, che taglia la testa al toro, e che forse quest’amministrazione non è a conoscenza ma vivaddio che esistono testate giornalistiche preparate, è che la Corte dei Conti precisa che:“il contratto a tempo determinato (art.110 ndr) è risolto di diritto nel caso in cui l´ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie”. In poche parole, nel momento in cui si è dichiarato predissesto il giorno 31 Luglio 2017, automaticamente dovevano decadere anche i contratti in essere, tipo come quelli di Pallisco e invece quest’amministrazione si è superata assegnandone proprio uno il 2 Agosto scorso, cioè dopo aver dichiarato predissesto. Come direbbero in Andalusia: “A veco nera”.

Caivano

CAIVANO. Il Teatro “Caivano Arte” sarà sostituito da un auditorium di 500 posti. I caivanesi bocciano la visione di Ciciliano

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CAIVANOCiciliano finora tutto bene ma non benissimo. La riqualificazione di Caivano procede spedita, le aree degradate e abbandonate, grazie al ruolo di Commissario Straordinario, alla deroga al Codice Appalti di cui si gode e alla cospicua disponibilità di denaro messo a disposizione del Governo, vengono via via riqualificate e restituite alla collettività.

Ma sento il dovere, in quanto cronista e cittadino caivanese, descrivere il mio disappunto sulla scelta di cambio di destinazione d’uso del Teatro Comunale “Caivano Arte”.

Abolire un Teatro, per far spazio ad un auditorium con annesse sale multimediali, polo museale e arena – quest’ultima tra l’altro già esistente – è un vero e proprio sfregio all’identità culturale di una comunità.

“Caivano Arte”, sin dai tempi della sua nascita ha rappresentato l’orgoglio culturale della cittadina gialloverde, le tavole del suo palco sono state calcate da artisti come Eric Johnson – Chitarrista e cantante compositore e polistrumentista statunitense – Jodorowski, Toni Servillo, Lina Sastri, Morgan dei Blue Vertigo, i 99 Posse, Ashram – gruppo musicale italiano formatosi a Napoli, appartenente alla corrente stilistica della darkwave neoclassica – Francesco Paolontoni, Carlo Buccirosso, Federico Salvatore, Biagio Izzo, Sal Da Vinci e le operette con Dianora Marangoni per quanto riguarda la danza: Alessandra Celentano, Rossella Brescia, Stefano Forti, Fabio Molfesi, Anna Razzi dell’Accademia del San Carlo, I ballerini del Bolshoi di Mosca con Graziella Di Rauso, Laboratori di Teatro tra le tante Teresa Del Vecchio, Nunzia Schiano, Fortunato Angelini e Luca Yurman.

Ho preferito riportare solo qualche artista, giusto per far capire a chi di questa collettività si è fatto un’idea totalmente sbagliata, confrontandosi solo con chi ha preferito affibbiare a questo territorio solo l’etichetta criminale per ottenere propri benefici e privilegi, quali siano state le potenzialità e il livello culturale espresso da questa comunità.

Quindi con la concezione di un territorio degradato, fatto solo di droga, spaccio, pizzo, camorra e malapolitica si è pensato bene di sostituire “Caivano Arte” con un auditorium di 500 posti a fronte dei 750 di cui disponeva il vecchio teatro, oramai abbattuto, per una copiosa perdita idrica.

Noi di Minformo abbiamo interpellato alcuni operatori del settore per sapere cosa potesse offrire un auditorium di 500 posti e tutti hanno dato le stesse risposte.

Organizzare una produzione di entità rilevante, uguale a quelle già citate e viste a Caivano, sarà impossibile, poiché il costo di un normale biglietto, se non raddoppiato, non consentirebbe neanche di coprire i costi della produzione stessa. Al contrario, con l’aumento del costo del biglietto si rischia di ottenere un flop poiché nessuno si sognerebbe di venire a Teatro in periferia, in una struttura piccola e pagare il doppio per vedere un artista che in città viene offerto alla metà del prezzo.

Abbattere il “Caivano Arte” per lasciare spazio ad un piccolo auditorium è stato una scelta, a mio parere, a dir poco incauta, dato che si rischia di aver realizzato un’ulteriore struttura che da qui a poco, non suscitando interesse da parte di nessun gestore, potrebbe risultare di nuovo abbandonata a sé stessa.

La visione giusta, per una giusta riqualificazione di un territorio come Caivano, sarebbe stata quella di rilanciare l’offerta culturale raddoppiandola. Creare un Teatro da 1000 e più posti e prendere per la “gola” i più importanti impresari campani ma ovviamente, una visione del genere, la può avere solo chi conosce ed è innamorato del proprio territorio.

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Editoriale

SANT’ANTIMO. É caccia ai Programmi elettorali. In questa classifica Marzocchella ultimo

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SANT’ANTIMO – Più di una settimana dalla presentazione delle liste e quindi dall’ufficialità dell’apertura della campagna elettorale e tutto tace. Dopo il perentorio evento organizzato da Nicola Marzocchella, il silenzio assoluto.

Solo a distanza di una settimana si destano i suoi due competitor e decidono di presentarsi alla piazza. Inizia stasera Domenico Russo e Giovedì toccherà a Massimo Buonanno.

Si spera in una illustrazione di temi e soluzioni perché fin qui di programma davvero se ne é parlato poco.

Deludono le uscite di Marzocchella sotto il profilo programmatico mentre scommette tutto sui numeri. Infatti riempie le piazze, é convinto, come giusto che sia, di vincere con la forza dei numeri ma non é capace di spiegare alla gente le soluzioni che ha in tasca per risolvere i problemi.

Non ne ha. A differenza del suo competitor Buonanno che presenta un booklet patinato illustrato da 28 pagine che sicuramente distribuirà in piazza ai tanti che accorreranno ad ascoltarlo. Nicola Marzocchella, pare quasi si vergogni di mostrare il suo, che campeggia lì sul suo sito internet dove si perde più tempo a leggere il titolo che il contenuto.

Un programma impresentabile, scritto male e rivisto peggio, di tre o quattro paginette al massimo, volendo lo si potrebbe stampare su un Volantino A4 piegato a metà. Ma manco quello hanno avuto il coraggio di fare. All’interno si descrive solo il minimo sindacabile di quello che si vorrebbe fare ma senza illustrare come. A questo punto perché non fare cone Domenico Russo che quasi vorrebbe portare anche il mare a Sant’Antimo?

Peccato per l’amico Marzocchella, era partito col piede giusto e con l’entusiasmo che montava giorno per giorno. Da domenica la sua coalizione é silente e appare sfilacciata, sarà successo qualcosa che é venuto meno durante la presentazione delle liste? Anche perché non saprei cosa debbano raccontare nelle case dei santantimesi dato che non hanno Programma elettorale. Lo scopriremo sicuramente! Intanto ci godiamo questo scontro a distanza dei comizi e poi giudicheremo.

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Caivano

CAIVANO. Accordo tra Ciciliano e i Commissari prefettizi. Ripartiranno i lavori per la manutenzione stradale

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CAIVANO – Un merito va dato ai Commissari di Caivano. Sono i miei più accaniti lettori. Un solo neo, quello che in soccorso a quelli prefettizi deve sempre arrivare quello Straordinario.

Neanche il tempo di sollevare la polemica sulle strade che sembrano groviere e dei fondi vincolati in bilancio pur di costituirsi un alibi per non fare nel mio ultimo editoriale – (leggi qui) – che il Commissario Fabio Ciciliano accoglie le lamentele dei caivanesi e di Minformo e corre ai ripari con un accordo con la Commissione Prefettizia del Comune di Caivano per avviare i lavori di ripristino e manutenzione del manto stradale in città.

Questo il testo del Comunicato Stampa arrivato in redazione pochi minuti fa: “È stata raggiunta un’importante intesa tra il Commissario Straordinario di Caivano, Fabio Ciciliano, e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, per avviare i lavori di ripristino e manutenzione del manto stradale nella città.

Le attività inizieranno martedì 21 maggio con la riapertura dei cantieri in via Imbriani e via Roma da parte dell’azienda assegnataria dell’appalto, che riprenderà i lavori destinati a terminare entro la fine del mese di luglio.

Nell’ambito dell’accordo per il ripristino e la manutenzione di tratti del manto stradale a Caivano, è stata prevista una nuova assegnazione di lavori da parte del Comune. Questa decisione è stata presa al fine di garantire un intervento completo sulle strade interessate, assicurando il massimo livello di sicurezza e qualità per i cittadini.

Il cronoprogramma dei primi interventi, che partiranno anch’essi martedì 21 maggio, prevede lavori su Viale Necropoli, Via Pesce, Viale Margherita e Corso Umberto, seguiti da interventi sulla Strada Provinciale Sannitica.

Grazie al supporto del Commissario Straordinario di Governo, i lavori di rifacimento delle strade continueranno, coinvolgendo diverse vie cittadine individuate in base a criteri di priorità definiti con la Polizia Municipale. L’obiettivo è completare la manutenzione delle principali arterie stradali entro la fine dell’anno.

L’intesa rappresenta un passo fondamentale per risolvere un problema che ha afflitto la comunità di Caivano per troppo tempo. Tutti gli attori coinvolti esprimono grande soddisfazione per questo risultato, che testimonia l’efficacia della collaborazione istituzionale e l’impegno verso il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.”

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